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Scritto da Redazione PGA il . Pubblicato in Blog.

Scusami, senza mascherina non ti avevo riconosciuto!

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Avviso ai lettori: questo è un articolone brillante, che vi illuminerà con il suo acume, le sue profondissime riflessioni, inedite e geniali argomentazioni, originali teorie e preziosissime osservazioni.



Lo smart working è ormai sdoganato… di più, è il più apprezzato e promosso, anche dalle istituzioni, stile lavorativo del futuro.

E che stile!

Pare che le più blasonate case di moda stiano per lanciare delle linee di abbigliamento adeguate ai tempi, ossia un dress code che unisca il formale barra professionale con il casual barra casalingo barra "sbragato".

In che modo?

Beh, immaginate… non so... per l’uomo, camicia e giacca sopra (la cravatta demodè è sostituita dalla mascherina) e boxer o pigiama sotto.

Tutto in gran pandant.


Certo, così conciato non ci uscirei di casa ma chi può dirlo che a brevissimo non diventi, invece, questo l’abbigliamento del futuro, quello standard?

Anche perché, in vero, le occasioni, o forse meglio: le legittime ragioni per uscire di casa stanno prendendo una direzione asintoticamente (visto che parolone, vi avevo avvisato!) tendente a zero.


Vedrete, non sarà il virus a contagiarci tutti.

Sarà la moda.


“Guarda quello com’è conciato: ha la mascherina che non si abbina ai boxer!”


La nuova normalità, l’evoluzione trasformata e manipolata degli Hikikomori, riveduta in stile covid, poi in post covid, poi in re-covid, poi in new covid… fino a che ogni covid sarà superfluo.

Niente più espedienti, ci sentiremo bene così: rassicurati nel nuovo ecosistema, tutto a casa e da casa.


Non è meraviglioso?!


Anche le foto del profilo sui social avranno tutte la mascherina… e già lo iniziamo a vedere.

Temo che quando su zoom, qualche sovversivo leverà la mascherina, nessuno lo riconoscerà:


“Ah, sei tu? … scusami, senza mascherina non ti avevo riconosciuto!”



Forse ho disatteso le aspettative generate nell’avviso ai lettori, dovete scusarmi, è che a furia di respirare la mia stessa CO2 le mie sinapsi iniziano a deficitare.


Chissà come ci rappresenteranno i prossimi meme darwiniani sulla scia di queste prospettive evolutive.



PS: avrei voluto parlarvi del successo degli webinar, dei vantaggi riscontrati nei corsi online, della maggiore produttività sperimentata con lo smart working (dove ogni orario d’ufficio è superato), ecc. ecc. ecc. ma… “giù la maschera” (ina)!… è un’esperienza ancora in divenire così mettiamo il cartello:



SMART WORK IN PROGRESS

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