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L'analisi conversazionale

Ogni relazione o interazione umana avviene attraverso un dialogo tra persone. La comunicazione può avvenire per iscritto o in forma orale, ma lo studio dell’analisi conversazionale, realizzato secondo l’approccio dell’etnometodologia, ci mostra come i dialoghi tendano ad avere dei pattern che si ripetono sistematicamente.

Ogni relazione o interazione umana avviene attraverso un dialogo tra persone. La comunicazione può avvenire per iscritto o in forma orale, ma lo studio dell’analisi conversazionale, realizzato secondo l’approccio dell’etnometodologia, ci mostra come i dialoghi tendano ad avere dei pattern che si ripetono sistematicamente. Gli studi scientifici si basano sull’analisi quantitativa delle parole utilizzate, dei problemi affrontati, delle modalità e dei turni che i partecipanti esercitano durante la conversazione. Dell’interazione sono parte integrante anche i fattori non strettamente linguistici come le pause, le interruzioni e altri aspetti non direttamente trascrivibili come codice linguistico.

meetingRiuscendo a percepire e a delineare questi pattern è possibile comprendere più a fondo come le relazioni si sono instaurate, come possono evolvere e quali sono i non detti del dialogo. Un primo passo verso l’identificazione di questi fattori è quello di prestare attenzione ai turni conversazionali, ovvero agli interventi dei singoli interlocutori, che si alternano nel dialogo in turni specifici. Esistono meccanismi complessi che regolano il cambio turno tra le persone, essi devono tenere conto di molteplici fattori oltre a contenuti ed enunciati. 
In un gruppo di lavoro è possibile identificare alcune caratteristiche dell’analisi conversazionale che possono essere indicatori di comportamenti interessanti e di funzionamento del team stesso.
La prima cosa che si osserva è chi, per primo,prende la parola. Capita di frequente che in una riunione la prima persona a illustrare a tutti l’agenda del giorno o i punti da affrontare sia proprio colui/colei che si assume la leadership rispetto al resto del gruppo. Diviene così il gestore del momento di conversazione. I ruoli si possono scambiare durante l’interazione e qualcun altro può appropriarsi della leadership o del ruolo di mediatore, mettendo in atto una mossa conversazionale per assumersi il ruolo di gestione della conversazione. Costui/costei sposta il potere con un codice linguistico cercando di coordinare le diverse parti in gioco. Questo è solo una piccola parte di quello che l’analisi conversazionale studia e che può essere applicato alla nostra vita quotidiana privata e lavorativa. Approfondiremo gli altri aspetti nelle prossime puntate.